lunedì 10 giugno 2013

Le vetrate

“Si avviò lungo la navata laterale sud, verso l’abside. Quando fu più vicino, si accorse di avere davanti qualcosa di straordinario. La luce del sole entrava: ma la volta era completa e non cerano brecce nei muri. Quando si accostò, vide che il sole fluiva dalle file di finestre altissime, alcune delle quali erano di vetro colorato, e sembrava permeare di luce e di tepore l’immenso contenitore vuoto che era la chiesa. Jack non capiva come mai le finestre erano così ampie: occupavano un’area più vasta di quella dei muri. Era impressionato. Come c’erano riusciti, se non ricorrendo alla magia?
 
[…] Era la chiesa che aveva sempre sognato di costruire, con le finestre immense e le volte slanciate, una struttura di luce ed aria che sembrava sostenuta da un incantesimo.
(parte IV, cap. 12.2, pag. 735)
[…] Jack l’immaginava. - Potrebbe esserci una fila di finestre altissime e strette, come lance in una panoplia.-
- Oppure una grande finestra rotonda, a rosone – disse Sally.
Era un’idea folgorante. Agli occhi di chi stava nella navata centrale e guardava verso est, la finestra a rosone sarebbe apparsa come un sole esposto in innumerevoli frammenti dai colori splendidi.”
(parte VI, cap. 18.3, pag. 1023)


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