martedì 28 maggio 2013

Il teatro delle macchine

Jacques Besson può ritenersi l’iniziatore di un nuovo genere letterario: il teatro delle macchine. Questo nuovo genere non descrive solo verbalmente le macchine come nei trattati, ma lo fa attraverso illustrazioni tecniche accompagnate da folte didascalie. In questo modo si valorizza maggiormente il disegno che passa ad una rappresentazione delle macchine molto più realistica grazie alle adeguate proporzioni e al giusto utilizzo della terza dimensione.

“Dall’immagine prospettica, ricca di spunti e riferimenti naturalistici e d’ambiente, peraltro inessenziali, si passa gradualmente alla rappresentazione assonometrica, allo spaccato, alla vista esplosa. Si esegue il disegno il disegno rispettando anche per la terza dimensione una proporzione di scala, si esplicita graficamente il rapporto tra le dimensioni reali e quelle riportate del disegno. Il dettaglio dei particolari permette infine di spigare le operazioni di montaggio e di assemblaggio.
[…] La finezza dei disegni e il dettaglio con cui sono illustrate le macchine permettono di leggere all’interno delle strutture, che appaiono spaccate ed esplose per favorire la comprensione dei sistemi meccanici.”
 
 


 



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