“Dall’immagine
prospettica, ricca di spunti e riferimenti naturalistici e d’ambiente, peraltro
inessenziali, si passa gradualmente alla rappresentazione assonometrica, allo
spaccato, alla vista esplosa. Si
esegue il disegno il disegno rispettando anche per la terza dimensione una
proporzione di scala, si esplicita graficamente il rapporto tra le dimensioni
reali e quelle riportate del disegno. Il dettaglio dei particolari permette
infine di spigare le operazioni di montaggio e di assemblaggio.
[…]
La finezza dei disegni e il dettaglio con cui sono illustrate le macchine
permettono di leggere all’interno delle strutture, che appaiono spaccate ed esplose per favorire la comprensione dei sistemi meccanici.”
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